Pierluigi Bersani a Viareggio – “Basta allarmismi: qui non si tratta né di epatite C nè di banche che falliscono. I problemi ci sono, come quello della epatite C e quello della banche, ma non è cancellando il Cnel che si risolve tutto questo”.

Lo ha detto l’onorevole Pierluigi Bersani a Viareggio, a margine di un incontro per sostenere il no al referendum organizzato al cinema centrale. Bersani, arrivato puntualissimo, si è intrattenuto qualche minuto all’esterno coi giornalisti, prima di salire sul palco. Ad ascoltarlo la sala piena. Tra i volti noti in sala: Fabrizio Manfredi e Alessandro Cerrai, Alessandro Caprili e Antonio Batistini, Moreno Gabrielli e Cristina Boncompagni, solo per citarne alcuni.

“Cerchiamo di essere seri. Il presidente della Repubblica ha detto ‘ci sono io0. Ieri Roberto Speranza a nome del comitato No ha detto non ci saranno vuoti di potere. Quindi gli italiani possono voltare liberamente secondo le loro convinzioni”, ha detto Bersani.

Pierluigi Bersani a Viareggio – Perchè voto no

“Io voto no per tutta una serie di motivi. Due in particolare. Uno, perché non mi piace avere questa riforma assieme ad una legge elettorale che ci consegna un cambio della forma di governo . Secondo, perché non accetto, come invece pare moda di oggi, di lasciare il no alla destra, non intendo farlo. Bisogna che si ricordino tutti che in questo no c’è la Cgil, l’Anpi, c’è Liberta e Giustizia, c’è tanta gente che ha votato Pd o forse non ha votato, e che non è convinta di questa riforma. E c’è gente che non si interessa di Costituzione, che ha un sacco di problemi e che vuol dire la sua. E dove ci sono i problemi bisogna che ci sia anche la sinistra senno arriva la destra”.

Pierluigi Bersani a Viareggio
foto Marco Pomella

Pierluigi Bersani a Viareggio – Evitare allarmismi

“Bisogna evitare gli allarmismi anche nel Pd. Io aspetterei che il segretario del mio partito dicesse: il Pd ha il diritto-dovere di dare una indicazione, ma è altrettanto ovvio che ognuno è libero davanti ad una questione costituzionale. Il segretario dovrebbe dire: spero di convincerli tutti, ma anche chi vota no si senta a casa sua, nel Pd, nel centrosinistra, questo dovrebbe dire. Pensate che tutti i democristiano abbiano votato Repubblica nel ’46? Il giorno dopo erano democristiani lo stesso. E tutti i comunisti hanno votato per l’aborto? Erano comunisti ugualmente”.

Pierluigi Bersani a Viareggio – Legge elettorale

“Le aperture sulla legge elettorale? E’ un foglio dove c’è scritto ‘stai sereno’. Io non ci riesco”.

Pierluigi Bersani a Viareggio
foto Marco Pomella

Pierluigi Bersani a Viareggio – La sfida referendaria è una grande colpa di Renzi

“Non dico che il tema costituzionale non sia un tema. Ma che il Governo dovesse quasi sfidare il Paese imbracciando la Costituzione, imbracciando la legge elettorale, questo è più di un errore, è una colpa, una colpa imperdonabile”. Lo ha detto l’onorevole Pierluigi Bersani durante un incontro per il No al referendum organizzato al cinema Centrale a Viareggio (LU).

“Calamandrei diceva che quando si ragiona di Costituzione i banchi del governo devono essere vuoti. Oggi che precedente stiamo creando? E se arriva un altro che imbraccia nello stesso modo una riforma costituzionale, magari non solo sulla seconda parte, noi ci tocca star zitti?. Quando facemmo il Pd nella carta costituente scrivemmo che il Pd doveva ‘mettere fine alla stagione di riforme costituzionali imposte dai governi a colpi di maggioranza. E oggi stiamo ancora governando coi pochi voti che ho preso io”.

Pierluigi Bersani a Viareggio – Gli insegnamenti di Aldo Moro

“Col Senato non elettivo assisteremo ad una grande ondata di antipolitica. Dietro l’Italicum, col quale si nominano tre quarti dei parlamentari, e dietro la riforma costituzionale che porta ad una sola camera, c’è una logica che faccio fatica a capire, e faccio fatica a capire come possa essere nata in casa nostra, nel Pd. Non so se ci è entrato in vena qualcosa, se ci siamo presi un virus. Si potevano aggiungere tre righe per mettere che Senato elettivo. Penso non possiamo prendere questa strada”.

“Ricordiamoci l’insegnamento dato da Aldo Moro. Quando c’è qualcosa che non riesci ad interpretare, preoccupati solo di una cosa, di tenerla sul terreno democratico, di tenerla sul terreno delle istituzioni. Ora non è il momento di mettere la camicia forza a questa pentola a pressione, ma di dare una po’ di sfiato. La parola governabilità non è una cosa aritmetica. Governabilità, nelle società complesse, vuol dire creare ed avere un rapporto vero tra istituzioni, Governo e popolo”.

Pierluigi Bersani a Viareggio – La società che cambia

Ma Bersani non ha parlato solo di referendum. Anzi il suo intervento è stato incentrato, per lo più, sul lavoro e sull’analisi della società contemporanea. “Nel mondo assistiamo in questi anni – ha detto – ad un ripiegamento della globalizzazione. La globalizzazione è quando arriva un’onda tecnologica, quando gli scambi commerciali crescono e superano il Pil. Ad un certo punto questo fenomeno si ferma e ripiega. Già da due anni gli scambi crescono meno del Pil nel mondo. Sarebbe interessante capire gli esiti di questo ripiegamento, se solo in Italia si potesse parlare di politica. Possono essere diversi gli esiti di questo ripiegamento: per esempio il sorgere di forze senza sovranità, tipo la finanza. E il fatto che lascia un livello di disegualianza senza precedenti”.

“Questo andamento economico nel mondo sta generando una nuova destra, non liberista, ma protezionista, identitaria, che scarica il problema in modo aggressivo su quelli di fuori, che siano messicani o che siano immigrati, che protegge i suoi. E che da un messaggio di protezione, con un linguaggio aggressivo, diffondendo disvalori”-

“Ci sono le forze per contrastare questa condizione – ha aggiunto Bersani – purché le forze democratiche non si attardino su parole d’ordine e concetti che potevano avere un senso all’inizio della globalizzazione, quando tutto cresceva e si creavano le bolle. La sinistra non può attardarsi a ragionare su concetti come opportunità, flessibilità, merito, eccellenze. La sinistra coi suoi valori si renda conto che l’agenda che ti pone il mondo ti pone i temi della disegualianza e della ricerca di protezione. Cosa vuol dire questo? L’urgenza di correggere in fretta il tiro. Se non togliamo i vaucher noi oggi, arriva qualcuno che li toglie e ci dice ciao, anzi ciaone. Dobbiamo riprendere in mano i temi del diritto al lavoro”.

 

Pierluigi Bersani a Viareggio
foto Marco Pomella

Pierluigi Bersani a Viareggio – I piedi nelle periferie

“La sinistra deve rimettere i piedi nelle periferie”. Lo ha detto l’onorevole Pierluigi Bersani durante un incontro per il No al referendum organizzato al cinema Centrale a Viareggio.  “C’è solo il Papa oggi che dice che le cose si vedono meglio dalle periferie, e intende le periferie sociali, culturali, economiche. Noi, se siamo sinistra, bisogna che ce li mettiamo i piedi in quella periferia lì. Se non siamo casta dobbiamo farcelo dire dagli altri, non dobbiamo dircelo da soli. Io sono anni che nel mio partito non trovo un posto per discutere di queste cose qui, di diritto al lavoro e precarietà, di forbice sociale, di sanità”.

 Pierluigi Bersani a Viareggio – I tifosi del debito

VIAREGGIO (LU), 29 nov. “Ultimamente in Italia siamo diventati tutti tifosi del debito. E pensiamo poi ce lo pagano i tedeschi? Leviamocelo dalla testa. Dobbiamo indebitarci di piu sì, ma solo per investimenti. Noi non stiamo facendo questo, non ci stiamo indebitando per investimenti. Lo slogan “via le tasse a tutti” è sbagliato, bisogna che chi più ha più dia”.

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